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Scuola dell’infanzia Fonterosa: La giornata dei calzini spaiati

In un anno così particolare, la scuola dell’infanzia Fonterosa ha deciso di aderire alla “Giornata dei calzini spaiati”: si tratta di un’iniziativa promossa 11 anni fa, presso una scuola primaria di un piccolo paesino della provincia di Udine, con l’intento di sensibilizzare i più piccoli sull’autismo.

Nel corso degli anni la metafora dei calzini spaiati si è plasmata sul concetto di diversità in senso lato: siamo tutti unici e rari, tutti con gli stessi diritti e doveri, ma non per forza uguali… simili! E per questo fantasticamente speciali!

In tutte le sezioni è stato veicolato il messaggio usando diversi supporti, proprio per raggiungere tutti i bambini e i loro vari stili di apprendimento: filastrocche, canzoni, libri, letture animate e videoletture.

Il percorso ha avuto inizio presentando varie tipologie di calzini: “Coppie di calzettini, calze col buco e fantasmini; a strisce, a pois” che entrano nella lavatrice e cercano di stare vicini al loro fratello ma il lavaggio e l’asciugatura li separa: una canzone dello Zecchino d’Oro che ha permesso ai bambini di visualizzare le varie situazioni che portano un calzino a ritrovarsi da solo.

Abbiamo letto Il manuale dei calzini selvaggi di Pablo Prestifilippo, un’ enciclopedia ricca di informazioni sui calzini selvaggi: quelli che non hanno paura di vivere avventure anche se sono da soli; calzini bucati, puzzolenti e impavidi, che vivono la propria vita in maniera spericolata, perché sono fatti di lana di pecora selvaggia. Ispirati da questo manuale alcuni bambini hanno creato una sorta di Bestiario dei calzini spaiati, riproducendo delle carte-identikit di varie tipologie di calzini utilizzando varie texture e vari materiali.

Infine, con il libro Le Calzette di Matthieu Maudet, i più piccoli hanno apprezzato le avventure di una bambina che va alla ricerca delle proprie calze per poter uscire di casa e, durante questa ricerca, incontra strani personaggi. Ci sono calzini che si nascondono dietro ai cesti dei panni sporchi, sotto il letto e che si trasformano in esseri animati: un calzino diventa una gallina, un altro diventa un lupo e alla fine arriva anche un alce. Questi strani personaggi hanno traghettato i bambini, e i calzini, nel periodo di carnevale… un carnevale speciale dove non è stato possibile festeggiare in maniera tradizionale ma durante il quale niente è riuscito a vietare di creare un periodo di festa alternativa.

È così che nasce il “Carnevale dei calzini spaiati”, dove ogni bambino ha usato i propri calzini per creare una meravigliosa marionetta utilizzando materiali di riuso e dando libero sfogo alla propria fantasia.

Per quest’anno, dunque, niente Pagliacci, niente Arlecchini ma fantastiche marionette che prendono vita grazie alla naturale capacità dei bambini di vedere il fantastico anche guardando un semplice calzino da buttare, che si animano grazie al movimento calibrato delle mani, che parlano solo se gli si dona la propria voce e le proprie parole.

Momenti di riflessione e attimi di condivisione che hanno permesso di creare oggetti originali, di progettare un nuovo tipo di festa, mostrando cosa ognuno può fare per rendere speciale ogni momento di questo strano 2021.